Scomparsa del Prof. Giovanni Paolo Martelli

Con la scomparsa del prof. Giovanni Paolo Martelli, professore emerito dell’Università di Bari, il mondo dell’agricoltura e della patologia vegetale internazionali perdono una delle figure che si sono maggiormente distinte per il rigoroso impegno scientifico ed una lungimiranza non comuni, che hanno dato prestigio al nostro Paese.

Nato a Palermo nel 1935, laureatosi in scienze agrarie all’Università di Bari nel 1956 dove conseguì la libera docenza in patologia vegetale nel 1965, ricoprì incarichi accademici presso l’ateneo barese con attività di docenza anche presso quelli di università di Catania e Palermo. Diresse dal 1982 (anno di fondazione) fino al 2010 il Centro di Studio del CNR sui Virus e le Virosi delle Colture Mediterranee di Bari (oggi confluito nell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante, sezione di Bari) e fu promotore fin dall' istituzione, nel 1985, dell'International Course on Production and Protection of Mediterranean Fruit Crops (ora Integrated Pest Management of Mediterranean Fruit Crops) presso l'Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano (Bari), filiazione italiana del CIHEAM.
Membro di prestigiosissime accademie nazionali ed internazionali, grazie alla sua attività di scienziato e docente, contribuì alla formazione di schiere di ricercatori nazionali e non, favorendo il trasferimento delle conoscenze scientifiche nel mondo pratico, essendo tra i promotori di programmi di selezione clonale e sanitaria di vite e fruttiferi e dell’avvio di programmi di certificazione delle produzioni vivaistiche non solo in Italia, ma anche in altre nazioni.
Grande fu la sua attività di ricerca di campo e divulgazione svolta nell’ambito di programmi internazionali di FAO, UNDP, CIHEAM, CNR, Ministero degli Affari Esteri o su specifico invito di Autorità locali di nazioni del Africa del Nord, Medio ed Estremo Oriente.
Queste attività gli permisero di ricevere numerosi riconoscimenti tra i quali meritano una menzione il Diploma di Medaglia D’oro dall’Académie d’Agriculture de France nel 1982, la nomina a "Fellow " dell'American Phytopathological Society nel 1987 e la nomina a "Life Member" dell'International Committee on Taxonomy of Viruses nel 1999.
A lui va riconosciuto il merito di aver intuito la causa del disseccamento rapido degli ulivi, indirizzando la ricerca su Xylella fastidiosa nel 2013, oltre a quello di essersi impegnato senza risparmiarsi, nonostante l’età, nell’affermare il rigore del metodo scientifico della ricerca per difendere i propri collaboratori e il ruolo delle istituzioni dall’ondata di negazionismo e complottismo che ha contraddistinto lo sviluppo dell’epidemia del pericoloso batterio in Puglia.

Alla moglie e ai 2 figli, le più sentite condoglianze e l'abbraccio affettuoso della SOI.