Ricordo del Prof. Michele Stanca da parte del Presidente Onorario SOI, prof. Silviero Sansavini

La scomparsa di Michele Stanca, inaspettatamente trascinato dalle rovine del COVID, ha lasciato un grande e incolmabile vuoto nel nostro universo accademico: era uno scienziato all’antica, attento, scrupoloso, poliedrico che dopo l’uscita dai ranghi si era scelto un duplice ruolo, di rappresentanza e di comunicazione. Eccelleva in entrambe.
Tralascio la prima, per la quale i colleghi dell’UNASA l’hanno visto da vicino e lo possono ricordare meglio di me.
Come divulgatore, sapeva farsi capire, e incuriosire ovunque; voleva comunque stupire il pubblico e l’ascoltatore profano. Era generoso, instancabile, di carattere gioviale e aperto, anche un po' chiacchierone. Sapeva dare il meglio di sé in ogni circostanza.
Questo è l’episodio recente che voglio raccontare. Ci trovavamo alla inaugurazione dell’AA della prestigiosa Accademia degli Incamminati di Modigliana (Forlì). Volle intervenire in modo partecipativo e appassionato che contrastava l’ambito storico-geopolitico dell’Accademia, proponendo di dare spazio ad argomenti di attualità delle Scienze Agrarie su tematiche di sua e mia competenza da sottoporre subito alla Presidenza. Ovviamente, col Lockdown incombente non ne facemmo nulla.
Questo per comprovare il suo inesauribile interesse verso la comunicazione ed in particolare della genetica e delle biotecnologie agrarie, le discipline vincenti che portava nel cuore.

Silviero Sansavini