Report sulle XIII Giornate Scientifiche della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana

Si sono svolte a Catania, il 22 e 23 giugno, le XIII Giornate Scientifiche della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana (SOI) organizzate ed ospitate dal Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) dell’Università degli Studi di Catania. Nonostante i timori iniziali, la formula utilizzata, con la partecipazione mista - in presenza per un ridotto numero di persone, e online su una piattaforma dedicata - è apparsa vincente. L’evento, infatti, che ha coinvolto un totale di circa 300 partecipanti, ha previsto numerosi momenti significativi molti dei quali dedicati soprattutto ai giovani ricercatori. La partecipazione è apparsa continua, come dimostrato dai dibattiti che sono seguiti alle relazioni; nei due giorni del convegno, le due room, in cui si è articolato il convegno, hanno fatto registrare oltre 800 contatti da remoto.
La piattaforma utilizzata, che rimarrà attiva per tutto il 2021, consentirà agli iscritti di poter seguire tutte le relazioni ad invito ed orali e quelle dei rapporteur che hanno sintetizzato i numerosi poster presentati per le diverse tematiche; i testi di questi ultimi, presenti già prima dell’avvio dell’iniziativa, saranno ancora disponibili sulla piattaforma. Per alcuni di questi, inoltre, sono presenti alcuni contenuti aggiuntivi.

La stessa piattaforma, che è stata gestita da New Business Media, media partner dell’evento, ospita inoltre alcuni contenuti aggiuntivi che fanno riferimento alle presentazioni degli sponsor, al volume di Acta Italus Hortus, contenente gli abstract, ed ai numeri della Rivista di Frutticoltura e di Terra e Vita contenenti alcuni approfondimenti sulle Giornate Scientifiche.

I lavori sono sono stati aperti giorno 22 con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Catania, Francesco Priolo, del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura della Regione Siciliana, Dario Cartabellotta, e del Direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Agatino Russo. Ai lavori ha preso parte, fra gli altri, il vicedirettore generale della FAO Maurizio Martina che, nella sua prolusione iniziale, ha richiamato il tema del convegno, I traguardi di Agenda 2030 per l’ortoflorofrutticoltura italiana, e ha sottolineato il grave problema della sicurezza alimentare, ulteriormente aggravato dalla pandemia in molte aree del pianeta e di come la ricerca possa e debba contribuire allo sviluppo sostenibile nel settore agroalimentare.

Nel corso dei lavori sono stati conferiti dei riconoscimenti alla carriera ai docenti in pensione Giuseppe Barbera, Giancarlo Barbieri, Eddo Rugini, Raffaele Testolin, Cristos Xiloyannis, che hanno tenuto delle relazioni a invito sui temi dell’uso efficiente delle risorse, sul ruolo del miglioramento genetico e sui rapporti tra agricoltura e paesaggio, delineando lo sviluppo delle ricerche in questi settori e consegnando un ideale testimone di impegno ai colleghi più giovani. Particolare interesse hanno suscitato i temi affrontati nelle altre due relazioni ad invito, tenute da Vincenzo Fogliano e Jochen Hemming dell’Università di Wageningen (Olanda), che hanno affrontato, rispettivamente il tema del food design e quindi la produzione di alimenti funzionali specificatamente “progettati” per migliorare la salute dell’uomo, e le prospettive di utilizzo della robotica e dell’automazione nel processo produttivo.

I lavori hanno visto la presentazione di circa 250 contributi tra comunicazioni orali e poster. Ampio spazio è stato dato ai giovani; fra le relazioni orali, quelle affidate ai partecipanti under 35 sono state oltre la metà. Nei contribuiti, sia in forma orale che come poster, hanno trovato spazio tematiche diverse, dalle tecniche colturali al miglioramento genetico, al post raccolta, alle risposte agli stress, alle tematiche del paesaggio; in molte delle relazioni presentate esplicito è stato il richiamo agli obiettivi di Agenda 2030 - gestione sostenibile delle risorse, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, città inclusive ecc. - ad attestazione dell’impegno quotidiano che i ricercatori e i tecnici dell’ortoflorofrutticoltura italiana pongono per innalzare la sostenibilità dei processi produttivi.

Nel corso della cerimonia conclusiva, un ulteriore spazio è stato dedicato ai giovani con la consegna di due premi per le migliori presentazioni orali di giovani ricercatori nel settore frutticolo (premiato il dr. Michele Faralli per il lavoro “Monoterpene emission induces photoprotection under heat stress in grapevine”) e ortofloricolo (premiato il dr. Massimiliano D’imperio per il lavoro “Produzione senza suolo di rucola biofortificata in zinco”).

L’appuntamento con le Giornate Scientifiche è adesso fra due anni, in una sede ancora da definire.