Si è svolta a Sassari il 13 giugno 2016 la “Giornata di studio sul mirto. In ricordo della Prof.ssa Innocenza Chessa” che ha visto la partecipazione di circa 200 persone ai due momenti in cui l’evento è stato organizzato. Al mattino si è svolto il Seminario di presentazione dei risultati del Progetto METAMIRTO – “Il mirto: genomica e metabolomica, un approccio integrato per la valorizzazione industriale” a cui la Prof.ssa Innocenza Chessa aveva dedicato le ultime energie prima della prematura scomparsa. Dopo un breve ricordo della figura della Prof.ssa Chessa sono state presentate le seguenti relazioni: “Gli olii essenziali dei frutti e delle foglie di mirto”, da parte della Prof.ssa Marianna Usai del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari; “Polifenoli del frutto di mirto”, da parte della Dott.ssa Giorgia Sarais, ricercatore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari; “Attività antiossidante delle biomasse di mirto”, da parte della Dott.ssa Angela Fadda, ricercatore dell’Istituto per lo Studio della Produzioni Alimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche; “Genotipizzazione delle popolazioni selvatiche di mirto con marcatori AFLP”, da parte della Dott.ssa Sara Melito, ricercatore del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari; “Comparazione di genotipi domesticati e selvatici di mirto con marcatori SSR”, da parte della Dott.ssa Caterina Mele, dottore di ricerca del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari; “Conclusioni e prospettive del Progetto METAMIRTO”, da parte del Prof. Maurizio Mulas del Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari. Obiettivo del progetto è il tentativo di completare la valutazione della variabilità genetica delle popolazioni selvatiche e delle cultivar selezionate di mirto della Sardegna e interfacciare questa variabilità con quella di importanti profili analitici, come quelli relativi alle componenti degli olii essenziali dei frutti e delle foglie e delle famiglie di composti polifenolici contenuti dei frutti. Il pomeriggio è stato dedicato al ricordo della Prof.ssa Chessa da parte di parenti, amici, colleghi e soprattutto ex-allievi che hanno voluto esprimere una parola in memoria di una persona di rara intelligenza e sensibilità che lascia un vuoto incolmabile anche tra le fila della nostra Società. Di seguito alcune parole di ricordo della cara amica Enza. “Ricordo di Enza Chessa Innocenza Chessa era nata ad Alghero il 24 giugno 1953. Laureata in Scienze agrarie all’Università degli Studi di Sassari, dal 1979 al 1981 è stata borsista presso l’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR. Qui vinse il concorso per Ricercatore e lavorò come tale per 10 anni dal 1982 al 1992. Per 6 mesi è stata anche Direttore. Nel 1992 risultò vincitrice del concorso per Professore di seconda fascia e, a decorrere dal 1 novembre 1996, venne nominata Professore associato confermato di Frutticoltura presso la Facoltà di Agraria dell'Università di Sassari. Il primo Professore donna nella storia della Facoltà. Dal febbraio 2001 è stata Professore ordinario di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree presso il Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari. In qualità di docente ha svolto, nel corso degli anni diversi corsi: Olivicoltura, Frutticoltura, Frutticoltura biologica, Gestione delle risorse genetiche vegetali e Coltivazioni arboree. Ha tenuto il corso Metodi di identificazione, valutazione e conservazione dell’agrobiodiversità, nel Master in Biotecnologie Agrarie e Veterinarie. Nel settembre del 2008 ha tenuto un corso nell’ambito del Master in “Desarrollo de Zonas Áridas y Semiáridas” presso la Facultad de Agronomìa y Agroindustrias della Universidad Nacional de Santiago del Estero, Argentina. È stata componente del collegio dei docenti della Scuola di Dottorato in Scienze e Biotecnologie dei Sistemi Agrari e Forestali e delle Produzioni Alimentari. Nell’ambito dell’attività didattica ha presentato come relatore decine di Tesi di laurea, Elaborati di fine tirocinio e Tesi di dottorato. Nel Centro di eccellenza denominato “Centro interdisciplinare per lo sviluppo della ricerca biotecnologica e per lo studio della biodiversità della Sardegna e dell'area mediterranea” ha coordinato il Workpackage: "Caratterizzazione di risorse genetiche vegetali e identificazione di strategie utili alla loro conservazione ed utilizzazione". Era componente attivo sin dalla fondazione nel network FAO-ICARDA International Technical Cooperation Network on Cactus (CactusNet), dove coordinava le attività per la Regione Mediterranea. È stata componente del Consiglio Scientifico del "Centro Interuniversitario per le Ricerche sulla Conservazione ed Utilizzazione del Germoplasma Mediterraneo (CIGM)". Dal 2002 al 2008 è stata Direttore del Centro la Conservazione e Valorizzazione della Biodiversità Vegetale dell’Università di Sassari ed era componente della Giunta. È stata coordinatore del gruppo di lavoro sulle Cactaceae della società scientifica “International Society Horticultural Science”. Nell’ottobre del 2013 è stata co-convenor del VIII International Congress on Cactus Pear and Cochineal. Era membro della Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana, del GREMPA (Groupe de Récherches et d'Études Méditerrannéen pour le Pistachier et l'Amandier), è stata componente del gruppo di lavoro del CNR sulla Protezione delle risorse genetiche di specie legnose. E’ stata referee su invito di riviste internazionali (Scientia Horticulturae, Euphytica, Fruits, Journal of Horticultural Science and Biotechnology, Genetic resources and crop evolution, HortScience). Era componente del comitato editoriale del JPACD Journal of the Professional Association for Cactus Development. L’attività scientifica di Enza è stata, prevalentemente, svolta nell’ambito di progetti di ricerca internazionali, nazionali e locali, rivestendo il ruolo di coordinatore di progetto o di unità operativa in diversi progetti che spaziano dagli studi sulla fisiologia postraccolta dei frutti alla gestione delle risorse genetiche. Nel corso dell'attività scientifica ha prodotto circa centotrenta lavori, tra cui pubblicazioni su riviste scientifiche nazionale ed internazionali, capitoli di libri a diffusione nazionale ed internazionale, relazioni su invito, comunicazioni e poster a congressi nazionali e internazionali, note tecniche. Ha avuto un ruolo fondamentale nel promuovere la promulgazione della legge regionale per la tutela della biodiversità in Sardegna.”