Ottimizzazione delle tecniche in vitro per la propagazione e la valorizzazione di genotipi migliorati di piante ornamentali

Barbara Ruffoni, Marco Savona, Ermanno Sacco, Sara Barberini [CRA-FSO Unità di Ricerca per la Floricoltura e le specie Ornamentali, Sanremo]
Maurizio Lambardi, Carla Benelli [CNR-IVALSA, Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree, Sesto Fiorentino (Fi)]
Grazia Marino [Dipartimento di Colture Arboree, Università di Bologna]
Giuliano Dradi, Romano Roncasaglia [Vivai Piante Battistini, Martorano di Cesena (FC)]

Il Progetto VITROFLOR si propone di intervenire nella filiera produttiva di piante ornamentali (floricole e da vivaio) prendendo in esame la parte propagativa delle nuove accessioni, individuate a seguito di programmi di miglioramento genetico e/o di selezione, ed intervenendo, in particolare, nell’ottimizzazione delle procedure di micropropagazione e conservazione in vitro. La propagazione su larga scala è spesso un elemento condizionante lo sviluppo commerciale di una novità vegetale, influendo, a volte consistentemente, sui costi di vendita. In tale senso, la micropropagazione è particolarmente indicata per il comparto ornamentale che riesce a sostenerne i costi di produzione ed a trarne vantaggio economico. Le istituzioni di ricerca coinvolte in questo progetto sono state incaricate dalla Ditta proponente (Viavai Piante Battistini, Cesena) di studiare ed approfondire alcuni aspetti della coltura in vitro che potrebbero, una volta a regime, rendere più competitivo il sistema di moltiplicazione, a vantaggio sia della ditta di propagazione, sia degli ibridatori che ad essa si affidano per la fornitura di materiale omogeneo e sano. La tecnica, inoltre, permette di programmare la produzione di piante nell’arco dell’intera stagione vegetativa, svincolandosi dai problemi connessi con la stagionalità della propagazione tradizionale. I partners del progetto utilizzano materiale originale fornito da ibridatori e, tra le attività previste, riporteranno in questo lavoro i risultati intermedi relativi alla fase di sterilizzazione, al contenimento delle batteriosi durante la coltura, ai metodi per ottimizzare le rese di proliferazione e di radicazione e alla conservazione in crescita rallentata (a basse temperature) del materiale stock.

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