Aspetti diagnostici e risanamento di una collezione di Aglio

Luciana Altieri [Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell’Ambiente, Università della Basilicata]
Vito Miccolis [Dipartimento di Scienze dei Sistemi Colturali, Forestali e dell’Ambiente, Università della Basilicata]

A causa della sua obbligata propagazione vegetativa, nell’aglio si riscontrano frequentemente infezioni virali che ne riducono significativamente la produzione e la qualità dei bulbi. Le indagini preliminari, mediante ELISA, condotte su 41 accessioni locali di pregio di 5 Paesi europei hanno evidenziato la presenza, in percentuali molto alte, d’infezioni virali complesse. Il lavoro di ricerca ha permesso di ottenere piantine di aglio virus esenti dagli otto virus ricercati (OYDV, LYSV, GCLV, SLV, GarV-A, GarV-B, GarV-C e GarV-D) mediante la coltura di meristemi apicali. Sul materiale pervenuto sono state effettuate anche indagini fitoplasmatiche, mediante estrazione degli acidi nucleici e successiva amplificazione tramite PCR. Tale indagine, al momento, non ha evidenziato alcuna presenza di citoplasmi nelle accessioni saggiate.

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