Selezione sanitaria dell’olivo nelle Marche

Murolo S. [Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,]
Nardi S. [Servizio Fitosanitario – ASSAM, Regione Marche, Ancona]
Bruni R. [Istituto di Istruzione Superiore “C. Ulpiani”, Ascoli Piceno]
Savino V. [Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata, Università di Bari]
Romanazzi G. [Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali, Università Politecnica delle Marche,]

Nell’ambito del Progetto “OLVIVA”, nella regione Marche, fortemente impegnata per la valorizzazione di varietà autoctone, è stata svolta la selezione sanitaria per quattro varietà locali da olio (‘Mignolone’, ‘Carbò’, ‘Raggiola’ e ‘Piantone di Falerone’). Inoltre, nell’ambito di una collaborazione con l’Istituto di Istruzione Superiore “C. Ulpiani” di Ascoli Piceno, è stato avviato un progetto di valutazione dello stato sanitario, con particolare riferimento alla diagnosi di virus, della varietà da mensa ‘Ascolana tenera’, conosciuta per la produzione delle “olive ascolane”. Le piante sono state sottoposte a rilievi visivi e saggi di laboratorio per verificare la presenza di virus contemplati dalla normativa fitosanitaria (D.M. del 14 aprile 1997 e D.M. del 4 maggio 2006). Le analisi molecolari hanno evidenziato la presenza di infezioni del virus della maculatura anulare latente della fragola (Strawberry latent ring spot virus, SLRSV) in tutti campioni di ‘Raggiola’ analizzati. Le fonti delle varietà ‘Mignolone’, ‘Carbò’, ‘Piantone di Falerone’ e ‘Ascolana tenera’ (quest’ultima sottoposta alle analisi nel solo periodo autunnale) sono invece risultate libere dai virus dell’olivo per i quali è stato effettuato il saggio. Le indagini mettono in evidenza un discreto stato sanitario della varietà ‘Ascolana tenera’. Inoltre, la selezione sanitaria svolta consentirà la messa a disposizione a breve per gli olivicoltori materiale certificato di categoria virus esente (VE, o “virus free”, VF) delle varietà ‘Mignolone’,‘ Carbò’ e ‘Piantone di Falerone’.

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