Un triennio di raccolta meccanica per promuovere l’olivicoltura in Umbria

Tombesi A. [Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali, Università di Perugia]
Farinelli D. [Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali, Università di Perugia]
Ruffolo M. [Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali, Università di Perugia]
Scatolini G. [Società Agricola APROL , Perugia]
Siena M. [Società Agricola APROL , Perugia]

I vibratori di tronco con intercettatore delle olive ad ombrello rovescio sono una soluzione tra le più efficienti per la meccanizzazione della raccolta. Sono state pertanto utilizzate differenti macchine in diverse tipologie di impianto per verificare le loro prestazioni e per acquisire informazioni sulle tecniche da adottare per migliorare il loro utilizzo e per rendere più efficiente la gestione della coltura. Tre tipologie di macchine (MATEK, BERARDINUCCI, VERDEGIGLIO), su piante di Moraiolo di nuovo impianto dopo il 1985 o ricostituite dopo la gelata del 1956 con la riduzione ad un solo tronco, hanno fatto riscontrare rispettivamente percentuali di raccolta del 76% e del 80-82 %. Le piante raccolte ad ora erano intorno a 30 con una produttività del lavoro di circa 200 kg/ora operatore. La elevata forza di distacco delle olive, dovuta ad una precoce raccolta, ha limitato le rese di raccolta ed i tronchi singoli di piante ricostituite alla base non garantiscono sufficienti produzioni per ettaro e pertanto il rinnovo degli impianti offre maggiori garanzie nei confronti della ricostituzione. Una seconda prova era effettuata su terreno con una pendenza superiore al 15% con la varietà Leccino, alberi di 20 anni e volumi di chioma di circa 26 m3. Sono state impiegate le macchine GEMON, MATEK e SPEDO. Si sono ottenute rese di raccolta del 95-98%. Si sono raccolte facilmente più di 30 piante per ora. In tali condizioni un ulteriore miglioramento della efficienza può essere realizzata promovendo la produzione per pianta attraverso adeguate tecniche colturali. Un’ulteriore prova è stata effettuata con le macchine GEMON e BERARDINUCCI in un oliveto di 50 anni della cultivar Leccino con chiome di volume superiore a 40 m3. In condizioni di alta produzione, con frutti tendenzialmente piccoli e con forza di distacco medio-elavata, le rese di raccolta sono state del 80-81%, con una produttività del lavoro superiore a 800 kg/ora persona. E’ opportuno gestire meglio le chiome, per ridurre il volume e per stimolare una produzione regolare. Le macchine più efficienti per la raccolta possono essere impiegate in molte situazioni e migliorano le loro prestazioni con l’adattamento delle piantagioni e la scelta dei periodi ottimali di raccolta.

 Scarica l'articolo in formato pdf (solo per i soci)

Scarica l'articolo completo