L’impronta del carbonio nella produzione di vino nel Sud Italia in due tipologie di coltivazione

Egidio Lardo [Dipartimento Sistemi Colturali, Forestali e Scienze dell’Ambiente, Università della Basilicata, Potenza]
Vitale Nuzzo [Dipartimento Sistemi Colturali, Forestali e Scienze dell’Ambiente, Università della Basilicata, Potenza]
Giuseppe Montanaro [Dipartimento Sistemi Colturali, Forestali e Scienze dell’Ambiente, Università della Basilicata, Potenza]
Giuseppe Celano [Dipartimento Sistemi Colturali, Forestali e Scienze dell’Ambiente, Università della Basilicata, Potenza]
Cristos Xiloyannis [Dipartimento Sistemi Colturali, Forestali e Scienze dell’Ambiente, Università della Basilicata, Potenza]

Viene presentata l’impronta di carbonio (Carbon Footprint, CF) per singola bottiglia di vino prodotta da vigneti condotti secondo tecniche convenzionali (concimazione minerale, lavorazioni suolo) e sostenibili (concimazione organica, non-lavorazione). La CF è stata calcolata sulla base dei flussi di anidride carbonica durante l’intero processo produttivo incluso la fase di coltivazione, vinificazione, imbottigliamento e confezionamento, distribuzione. Nel vigneto sostenibile è stata calcolata una CF pari a 0,03 kg C per singola bottiglia (0,75 l/bottiglia) e pari a 1,00 nel vigneto convenzionale. Sulla base delle incidenze delle singole fasi nel determinare la CF, emerge un ruolo chiave della fase di coltivazione.

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