La selezione clonale del vitigno Ansonica in Toscana

Giancarlo Scalabrelli [Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose, “G. Scaramuzzi”, Università di Pisa ]
Giuseppe Ferroni [Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose, “G. Scaramuzzi”, Università di Pisa ]
Claudio D’Onofrio [Dipartimento di Coltivazione e Difesa delle Specie Legnose, “G. Scaramuzzi”, Università di Pisa ]
Michele Borgo [CRA Centro per la Ricerca in Viticoltura, Conegliano Veneto (TV) ]
Duilio Porro [Fondazione E. Mach Istituto Agrario San Michele all’Adige (TN)]
Marco Stefanini [Fondazione E. Mach Istituto Agrario San Michele all’Adige (TN)]

Il presente lavoro fa capo ad un progetto di selezione clonale sulla cv. Ansonica, condotto nell’area litoranea della Toscana e nelle isole adiacenti allo scopo di ottenere cloni omologabili. Il lavoro è stato condotto a partire dal 1992 su ventuno vigneti, dai quali, dopo una pre-selezione pluriennale, è stato possibile individuare 72 accessionii che furono sottoposte a saggi DAS-ELISA e ai saggi biologici nel rispetto dei protocolli di selezione ai fini della omologazione. Le osservazioni ampelografiche, bioagronomiche, chimiche, fisiche e sensoriali, effettuate sui vini ottenuti da microvinificazione durante il quinquennio 1998-2002, hanno permesso di giungere alla omologazione di 4 cloni, che differiscono per alcune caratteristiche morfologiche, produttive e qualitative, e per il profilo sensoriale dei vini ottenuti da microvinificazioni. Le nuoveomologazione di quattro cloni di Ansonica, che hanno caratteristiche diverse tra loro, potranno permettere ai viticoltori di ampliare la gamma dei cloni per soddisfare specifiche esigenze agronomiche e tecnologiche e per meglio caratterizzare i vini di territorio.

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