Valorizzazione della variabilità presente in varietà ottenute con la tecnica dell’incrocio

Marco Stefanini, Tiziano Tomasi, Cinzia Dorigatti, Alessandra Zatelli, Monica Dallaserra, Silvano Clementi [Centro Ricerca ed Innovazione - Istituto Agrario S. Michele all’Adige, San Michele all’Adige (TN) ]
Duilio Porro [Centro di Trasferimento Tecnologico - Istituto Agrario S. Michele all’Adige, San Michele all’Adige (TN)]

Il lavoro riporta la caratterizzazione di alcuni genotipi ottenuti dall’incrocio Teroldego x Lagrein. realizzati nel 1992. I genotipi selezionati sono stati identificati con metodi molecolari, ampelografici e ampelometrici (codici OIV) oltre ad essere caratterizzati dal punto di vista fenologico. La valutazione complessiva dei diversi parametri, quali quelli della produzione per pianta singola, la caratteristica dei mosti e dei vini ottenuti da micro vinificazione, ha permesso di selezionare alcuni incroci con grappolo più spargolo rispetto a quelli dei genitori, altri con maturazione più precoce o con rapporti tra antociani e tannini diversi. Questi nuovi genotipi possono rappresentano nuove potenziali varietà.

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